COSTITUZIONALISMO EUROPEO E NUEVO CONSTITUCIONALISMO ANDINO UN’INTERAZIONE NECESSARIA PER LA SOPRAVVIVENZA DEL PIANETA

Autores

  • Piercarlo Melchiorre Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"

Palavras-chave:

COSTITUZIONALISMO EUROPEO NUEVO CONSTITUCIONALISMO ANDINO; DEFICIT ECOLOGICO; DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE MULTICULTURALE; TUTELA AMBIENTALE

Resumo

In Europa ventidue Costituzioni su ventisette contengono disposizioni dedicate all'ambiente, anche se con differenti modalità ed ampiezza di tutela. Tra gli esempi il diritto all'ambiente salubre esplicitamente previsto nelle Carte costituzionali di Spagna, Francia, Belgio, Romania ed Ungheria e le previsioni sulle generazioni future contenute nelle Costituzioni di Germania, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Malta e Svezia. Nonostante tali prescrizioni pongano in rilievo una certa attenzione sulla materia affrontata, esse rispondono ad una visione antropocentrica tipicamente europea che pone la tutela ambientale sempre in un rapporto di bilanciamento con altri diritti e, più in generale, con lo sviluppo economico. Particolare attenzione merita in tal senso, ad esempio, il bilanciamento compiuto dalla Corte Costituzionale italiana (sentenze n. 85 del 2013 e n. 58 del 2018), le quali hanno affermato, proprio per equilibrare il diritto all'ambiente con il diritto al lavoro e la libertà di iniziativa economica, che non esistono "diritti tiranni" capaci di porsi in posizione gerarchica preminente. Al contrario invece, spostando l'attenzione sul continente sudamericano, a partire dalla prima decade del nuovo millennio, la tutela ambientale diviene parte del nuovo patto sociale alla base delle Costituzioni: il rapporto tra l'uomo e la natura permea la struttura costituzionale e, in alcuni casi, si impone come chiave di lettura di tutto l'ordinamento. Emblematici i casi della Costituzione dell'Ecuador del 2008 e della Bolivia del 2009 fondate sul concetto del "buen vivir": la prima impegnata a disciplinare la protezione ambientale attraverso la protezione della Pacha Mama, la quale ha diritto di "esistere, persistere, mantenersi,, rigenerarsi attraverso i propri cicli vitali, la propria struttura, le proprie funzioni e i propri processi evolutivi" (art. 71 Cost. Ecuador); la seconda impegnata invece a riconoscere come titolari del diritto a vivere in un ambiente salubre, non solo le generazioni presenti e future, ma anche "altri esseri viventi" (art. 33 Cost. Bolivia). Una visione olistica, di matrice ecocentrica e non più antropocentrica che, aprendo la strada al riconoscimento dei diritti della natura, fa diventare quest'ultima soggetto titolare di diritti in materia ambientale.
Partendo dalla considerazione per cui gli strumenti del diritto costituzionale contemporaneo fondati sulla logica della ponderazione e del compromesso potrebbero rivelarsi insufficienti per rispondere al "deficit ecologico" del pianeta, il presente contributo mira ad approfondire il rapporto intercorrente tra ambiente e Costituzione, attraverso una comparazione tra il costituzionalismo di matrice europea ed il c.d. nuevo constitucionalismo andino . L'obiettivo del lavoro è quello di provare a comprendere se, nonostante le differenze di approccio alla questione dovuta a ragioni storiche e culturali, sia possibile (ed eventualmente necessario) favorire l'interazione tra le differenti tradizioni giuridiche per rispondere ad una delle più complesse sfide globali del nostro tempo: tutelare il pianeta – e la sopravvivenza dell'umanità – attraverso lo sviluppo di una "democrazia costituzionale multiculturale" che ponga al centro la soggettività ambientale.

Publicado

03.10.2023

Edição

Seção

SIMPÓSIO P06 - CONSTITUIÇÃO, DEMOCRACIA, DIREITOS CULTURAIS E AMBIENTAIS